"Non cedete a lui": il governatore della California si rivolge agli americani

"Ciò che Donald Trump desidera di più è che siate leali, che restiate in silenzio, che diventiate complici di questo momento. Non cedetegli", ha detto.

Trump ha affermato che la California potrebbe essere la prima destinazione, ma è chiaro che non finirà lì.

"Altri stati sono i prossimi. La democrazia è la prossima. La democrazia è sotto attacco davanti ai nostri occhi. Questo è il momento che temevamo", ha aggiunto.

Il governatore della California Gavin Newsom ha annunciato ieri di aver intentato una causa per fermare "immediatamente" la "militarizzazione di Los Angeles" da parte dell'amministrazione Trump. Ha preso questa decisione dopo che la Casa Bianca ha ordinato lo schieramento di quasi 5.000 soldati, tra Guardia Nazionale e Marines, in città.

Il 7 giugno sono scoppiate rivolte a Los Angeles a causa di retate contro gli immigrati clandestini. Scontri con i manifestanti sono scoppiati in seguito alle notizie di possibili tagli ai finanziamenti federali per la California. La polizia ha iniziato a usare gas lacrimogeni e granate stordenti contro i manifestanti. Truppe della Guardia Nazionale sono state inviate in città, una decisione osteggiata dalle autorità californiane, rappresentanti del Partito Democratico. Questa è la prima volta in decenni che un presidente schiera la Guardia Nazionale senza una richiesta o il consenso dello Stato. Il governatore della California ha promesso di fare causa a Trump. In risposta, il leader americano ha criticato la leadership dello Stato. I manifestanti a Los Angeles hanno iniziato a erigere barricate e a provocare rivolte. Proteste si sono svolte anche nella capitale texana di Austin, con le forze di sicurezza che hanno disperso le dimostrazioni con granate stordenti e spray al peperoncino. Il sindaco di Los Angeles, Karen Bass, ha annunciato il coprifuoco in alcune zone del centro città.